SOS giovani - costruiamo il futuro
- Alternativa Giovani Approfondimenti
07 febbraio 2015
Il Progetto
Il progetto si contestualizza nel territorio delle Isole Pelagie rappresentato da oltre 6000 abitanti, con particolare riferimento all’Isola di Lampedusa.
“Sos Giovani” è un progetto di educazione alle regole di convivenza civile e di cittadinanza attiva che vuole esercitare un risvolto positivo sulle problematiche sociali, nonché sulle fasce deboli, alle quali questa iniziativa intende più che mai riservare un’attenzione prioritaria.
Attraverso diverse fasi, distinte in attività multidisciplinari e rivolte ad un target di età compresa tra 14 e 19 anni, si intende avviare un percorso di orientamento e formazione dei giovani finalizzato a favorire il rispetto consapevole e autonomo delle regole.
Si tratta dunque di un percorso che, in un contesto di condivisione, sia in grado di favorire proficue relazioni trasformando l’eventuale conflitto in opportunità di crescita, trasmettere e incrementare un atteggiamento di apertura per il prossimo, di convivenza rispettosa delle regole e dei valori civili e, infine, di creare dei modelli e dei principi di corretto comportamento improntati alla solidarietà e responsabilità.
La proposta progettuale si articola, quindi, in due fasi: una prima fase teorica, dove allo studio, si affiancheranno laboratori ed attività sperimentali; una seconda fase pratica, di partecipazione attiva ed impegno civico.
Il Problema
Oggi l’educazione alla legalità rappresenta una scelta determinante per la formazione integrale della persona, e questo perché negli ultimi decenni la nostra società in generale sta diventando sempre più complessa, con fenomeni deteriori come l’uso di sostanze stupefacenti ed alcol, casi di bullismo, vandalismo, forme di violenza ed altre situazioni che tendono ad indebolire le basi democratiche del territorio e a mettere in crisi gli stessi principi della convivenza civile.
Anche Lampedusa e Linosa – come la gran parte delle isole minori siciliane - rappresentano all’interno del quadro regionale, territori “deboli” dal punto di vista economico-sociale perché caratterizzate da una condizione di “emarginazione geografica”. A ciò si aggiunge un livello di istruzione complessivamente basso, l’instabilità dell’occupazione, la scarsa presenza di punti di aggregazione: tutti fattori che sono all’origine di comportamenti devianti e che portano a situazione di illegalità diffusa.
Ambienti piccoli come le isole – ed in questo caso le Pelagie – dovrebbero offrire invece diverse possibilità in termini di coinvolgimento giovanile, in termini di sviluppo umano individuale e collettivo, nonché di crescita del territorio, fungendo quasi da laboratorio da sperimentazione.
E sono proprio questi gli obiettivi che il progetto vuole raggiungere, partendo da coloro che un domani saranno le generazioni future, ossia i giovani.
Obiettivi
Il progetto intende far acquisire ai giovani piena coscienza e consapevolezza del valore della persona umana, dei comportamenti corretti all’interno della società civile, delle fondamentali norme di convivenza civile e democratica e, nel contempo, saper esaminare criticamente la realtà per prendere coscienza degli atteggiamenti illegali e contribuire a combatterli e a neutralizzarli. Contestualmente i giovani saranno educati a concepirsi come valida risorsa spendibile nel sociale attraverso la partecipazione attiva in servizi di pubblica utilità e di sostegno delle fasce deboli.
Altro risultato importante che si attende è quello di sviluppare una consapevolezza comune a tutta la collettività ed in particolare ai giovani, che le leggi vanno viste e vissute non come vincolo, ma come base indispensabile per l’esercizio delle libertà di ciascuno, potenziando ed ampliandone il numero.
Quindi un progetto non ridotto a semplice studio, ma come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo.